5×1000 ieri e oggi

Il 5 per mille nasce nel 2006 a titolo sperimentale. È la normativa che dà la possibilità al contribuente di destinare una quota pari a 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a enti non profit che rientrino nelle seguenti categorie:

  • sostegno del volontariato, delle onlus, delle associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute;
  • finanziamento della ricerca scientifica e delle università;
  • finanziamento della ricerca sanitaria.

La Legge N. 190 del 23 dicembre 2014 ha previsto la proroga del 5 per mille per il 2015 (redditi 2014). Con questa nuova legge, al comma 154, articolo 4, viene fissato il limite a 500 milioni non solo per il 2015 ma anche per gli anni successivi. La legge prevede una nuovo decreto per regolamentare una maggiore trasparenza sui contributi erogati. Si riconfermano, invece, le prassi e le scadenze degli ultimi anni di destinare il cinque per mille a favore del finanziamento di associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni di promozione sociale, enti di ricerca scientifica, universitaria e sanitaria, comuni e associazioni sportive dilettantistiche e delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

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