Cappellina del Padre Nostro Tour virtuale di un piccolo luogo di culto pieno zeppo di meraviglie

Dopo la visita virtuale al Santuario del beato don Carlo Gnocchi, ci è stato commissionato un nuovo virtual tour per un luogo di culto: la Cappellina del Padre Nostro all’interno di Casa Arché.

La Cappellina del Padre Nostro, un concentrato di devozione e meraviglie

Sapete cosa sono le wunderkammer? Note come camere delle meraviglie, sono minuscoli spazi in cui i collezionisti rinascimentali raccoglievano stupefacenti curiosità. La Cappellina del Padre Nostro, ospitata all’interno di CasArché, è un minuscolo ambiente di devozione aperto a una sconfinata meraviglia.
All’interno di uno spazio così piccolo ed essenziale sono custoditi oggetti sorprendenti.
Grazie al tour virtuale che Fondazione Arché  ha commissionato a  noi Pensieri e Colori oggi tutti possono visitarla. Dopo aver realizzato gli scatti con l’apposita fotocamera, in fase di post produzione abbiamo arricchito le foto sferiche con schede illustrative che si aprono con un clic e svelano i segreti della piccola cappella.
Cosa rappresenta la piuma appesa a una parete?
E cosa ci fa quella grossa conchiglia davanti all’altare?
Perché il tabernacolo ha quella forma così irregolare? Di quale materiale è fatto?
Noi non vi anticipiamo nulla.
Se vi abbiamo incuriosito, immergetevi nell’immagine qui accanto, visitate la Cappellina del Padre Nostro e scoprite i dettagli della sua ricca simbologia!

Il leaflet (quello che una volta si chiamava opuscolo) con l’enigma!

Grazie al tour virtuale, Arché ha spalancato le porte della Cappellina del Padre Nostro a chiunque sia dotato di connessione Internet. Per i fedeli e i visitatori non-virtuali abbiamo realizzato anche un opuscolo cartaceo, uno strumento informativo classico, ma sviluppato a partire dallo stesso concept del virtual tour.
Anche il leaflet, infatti, è stato concepito per guidare il visitatore in carne e ossa nella copiosa simbologia nascosta dietro l’apparente semplicità della Cappellina.
Le due scritte, in ebraico e in greco, racchiuse nella parte bassa del volantino costituiscono un piccolo mistero. (Vuoi vedere meglio il leaflet? Guarda qui). La soluzione?
La frase in greco è tratta da Luca 22,19: “Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me”. Invece la citazione in ebraico è tratta da Deuteronomio 6, 4-5: “Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”.
Sorpresa, anche questi versetti biblici sono chicche inserite all’interno della cappellina: la citazione evangelica è riportata sopra l’altare, l’altra sopra l’ambone!

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