Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione
Due ricorrenze in un’unica giornata: il 17 maggio si celebra la giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione.
La Giornata delle telecomunicazioni nasce nel 1969. Perché proprio il 17 maggio? La data ricorda l’Istituzione dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, che nacque a Parigi il 17 maggio 1865.
Dal 2006 l’ONU ha istituito nella stessa data la Giornata della Società dell’Informazione. L’obiettivo? È quello di promuovere l’uso consapevole di Internet e delle altre tecnologie di informazione e comunicazione e di combattere il digital divide.
Ma cosa si intende per telecomunicazione? Le telecomunicazioni (dal greco tèle, lontano, comunemente abbreviate in TLC) sono le attività che permettono la trasmissione a lunga distanza di messaggi, segnali, testo o immagini attraverso un dispositivo di qualche tipo (dai segnali di fumo fino a WhatsApp).
Il desiderio di comunicare a grandi distanze è antico quanto l’uomo: ha corso sulle gambe dei messaggeri che recapitavano ordini e ha volato sulle ali dei piccioni viaggiatori. Ma è stato l’Ottocento il secolo che ha inaugurato l’era delle telecomunicazioni moderne, soprattutto grazie all’invenzione del telefono e del telegrafo.
Da una tragedia, uno strumento di progresso: la (commovente) storia del telegrafo
Conoscete la storia del telegrafo? È davvero toccante. Oggi, giornata delle telecomunicazioni e della società dell’informazione vale proprio la pena di (ri)scoprirla. Samuel Morse, considerato il suo inventore, iniziò la sua carriera come artista e pittore. Nel 1825, a 34 anni, Morse si trovava a Washington per quella che avrebbe potuto essere la sua grande occasione: gli era stato commissionato un dipinto che raffigurava il marchese de Lafayette, eroe della guerra di indipendenza. Sua moglie Lucretia era incinta del loro terzo figlio e lo aspettava a casa. Mentre lavorava a Washington lui le scrisse: “Desidero avere tue notizie”.
Ma Samuel Morse non ricevette alcuna lettera dalla consorte. Nel momento in cui Morse le stava scrivendo, infatti, la donna era morta.
A comunicargli la notizia fu il padre, che gli comunicò la perdita via lettera: “Il mio cuore è a profondamente addolorato, ora che ti annuncio la morte improvvisa della tua amata moglie”. Lucretia era morta inaspettatamente, proprio mentre si stava riprendendo dal parto. Morse, la cui vita era stata costellata da delusioni e commissioni perse, ricevette un altro duro colpo. Sconvolto dal dolore, acuito dalla lentezza con cui aveva ricevuto la notizia, interruppe la realizzazione del dipinto e fece ritorno a casa, ma al suo arrivo scoprì che Lucretia era stata già sepolta. Per Samuel Morse fu un trauma: mentre lui si cullava nella speranza di un futuro felice con la famiglia, la sua adorata moglie era morta. E non aveva nemmeno potuto dirle addio. Così Morse si ritrovò a concepire un mezzo di comunicazione per trasmettere rapidamente le notizie a grandi distanze. Negli anni Trenta dell’Ottocento mise a punto il telegrafo elettromagnetico.
Telecomunicazioni e informazione: grandi poteri e grandi responsabilità
Uno strumento di comunicazione come il telegrafo rivelò da subito tutto il suo potenziale nel bene ma… anche nel male.
Ne Il conte di Montecristo, il famoso romanzo di Alexandre Dumas, si racconta di un tiro mancino giocato grazie al telegrafo ottico, l’antenato del telegrafo messo a punto da Samuel Morse. Edmond Dantès, protagonista del romanzo, mette a segno una fenomenale vendetta nei confronti del perfido e avido banchiere Danglars, che lo aveva fatto arrestare ingiustamente. Dantès convince un telegrafista a inoltrare al banchiere una falsa notizia su una sollevazione popolare in Spagna. Danglars abbocca alla fake news e si affretta a vendere una serie di titoli in Borsa, convinto dalla (finta) informazione che di lì a breve saranno carta straccia. L’indomani lo speculatore scopre l’inganno e si rende corso di aver gettato al vento milioni di franchi.
(Vuoi saperne di più? Qui trovi un interessante articolo di approfondimento sull’episodio).
Eh già, cambiano le tecnologie, i mezzi di comunicazione e di informazione si evolvono ma l’etica e il valore del loro operato dipende sempre da chi li usa. E da come li usa.
(Tele)comunichiamo responsabilmente
La Rete, il Web, i social network e le applicazioni di messaggistica istantanea come Telegram o WhatsApp dispiegano davanti a noi spazi infiniti di comunicazione e informazione. L’obiettivo di Pensieri e Colori è di usarli in modo creativo e positivo così da promuovere le aziende e le associazioni che si affidano a noi in modo trasparente e coinvolgente. Naturalmente, con un occhio di riguardo verso l’etica e il bene comune.
Buona Giornata delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione a tutti!