“Vi racconto la forza di Pensieri e Colori” Parla Silvia Casolla, membro del Consiglio di Amministrazione

Cosa c’entra il mito greco del letto di Procuste con il mondo di oggi?
Qual è il ruolo del Consiglio di Amministrazione in una cooperativa sociale come Pensieri e Colori?
Perché le persone con disabilità cadono a fagiolo nel team di un’agenzia di comunicazione?

 

Sono tutte cose che abbiamo scoperto nel corso di una bella chiacchierata con Silvia Casolla, membro del Consiglio di Amministrazione di Pensieri e Colori e attiva nel campo delle pubbliche relazioni.

Una governance a supporto della cooperativa!

Per toglierci il dente siamo partiti subito dall’argomento che ci sembrava più ostico. La prima cosa che abbiamo chiesto a Silvia, infatti,  è stata di spiegarci i compiti del Consiglio di Amministrazione. Ha risposto con grande semplicità: “Facciamo periodicamente il punto sull’andamento della cooperativa. Svolgiamo un ruolo di analisi e monitoraggio che ha lo scopo di accompagnare Pensieri e Colori negli alti e bassi che può affrontare qualsiasi impresa nel corso della sua attività. L’obiettivo è farlo in modo da permettere a tutto il team dell’agenzia di lavorare con la maggior serenità possibile. Affrontiamo molte questioni pratiche. Siamo una realtà di supporto”.

 

“Il fatto che anch’io mi occupi di comunicazione?” ha aggiunto in risposta a una nostra curiosità “No, non influisce direttamente con il mio ruolo.  Pensieri e Colori è un’agenzia creativa matura e autonoma. Certo, il confronto tra addetti ai lavori è sempre stimolante e  Pensieri e Colori è particolarmente aperta al dialogo. Ricordo, ad esempio, le lunghe chiacchierate sulla comunicazione, i suoi pilastri e le sue tendenze che io e il direttore Renato Vella ci siamo fatti nel corso degli anni “.

 

Lavoratori con disabilità + agenzia di comunicazione = combinazione azzeccata

La conversazione è poi scivolata sulle attività della cooperativa. Abbiamo domandato a Silvia come vede l’inserimento di persone con disabilità all’interno di un’agenzia di comunicazione, un contesto a volte considerato frenetico e un po’ bizzarro.
La sua risposta è stata immediata. Lei ne è convinta: “Oltre a dare il loro apporto professionale, sono un elemento che permette a Pensieri e Colori di mantenersi ben ancorata alla realtà”.

 

“Le persone con disabilità” ha chiarito “ci ricordano costantemente che il mondo è molto più variegato, ricco e stratificato di come spesso viene rappresentato dalle campagne pubblicitarie. Il confronto con le caratteristiche specifiche dei diversi tipi di handicap e la consapevolezza che l’identità di una persona è sempre molto più ampia della disabilità con cui convive permette di tenere sempre a mente che nessuno di noi è facilmente etichettabile. In Pensieri e Colori vi tenete alla larga dagli stereotipi e questo per chi si occupa di comunicazione è un grande plus“.

Dalla Grecia di Procuste al mondo contemporaneo 

Il dialogo si è poi allargato dalla disabilità alle vulnerabilità che oggi rendono ogni  persona potenzialmente fragile e inadeguata, perfino i soggetti più “normali” e in salute se finiscono nel contesto sbagliato.
Qualsiasi intoppo, imprevisto o cambiamento (anche bellissimo, come la nascita di un figlio) possono essere considerati un handicap professionale o sociale. Oggi moltissime persone avvertono la pressione di doversi dimostrare sempre innaturalmente performanti, perfette e “aderenti a uno standard precisissimo, un po’ come nel mito greco di Procuste”. Chi era costui?

 

Procuste (ovvero lo Stiratore) era un brigante che attirava i viandanti su un’incudine a forma di letto: voleva che la lunghezza delle persone sdraiate corrispondesse esattamente a quella del suo letto-incudine. Era la scusa perfetta per sottoporre i malcapitati a terribili torture: quelli troppo corti e bassi venivano stirati, mentre gli arti degli spilungoni che sporgevano dal giaciglio venivano amputati.

“Bisogna adattarsi” ha concluso Silvia “venendosi reciprocamente incontro. Così la flessibilità si trasforma da scelta obbligata in autentica risorsa”.
È un po’ lo spirito che anima le attività in Pensieri e Colori: le specificità delle persone non sono annullate ma vengono integrate nella quotidianità lavorativa dell’agenzia in modo produttivo e i punti di forza individuati in ciascuno vengono valorizzati al massimo.

Pensieri e Colori? Un nome che la dice lunga

Secondo Silvia i punti di forza di Pensieri e Colori sono già racchiusi nel suo nome: “Il  dialogo con il cliente è la via maestra che vi porta a concepire la strategia di comunicazione più adatta alle sue richieste. Da questi pensieri strategici nascono poi i colori dei progetti che realizzate: i materiali grafici, i loghi, i siti web, gli slogan, i copy…”.

 

(NdR: Volete scoprire l’origine del nome dell’agenzia? Date un’occhiata e scorrete questa intervista rilasciata a Vita.it)

 

Infine, le abbiamo fatto una domanda a bruciapelo: “Se una persona ti dicesse: — Silvia, dammi un buon motivo per affidare la mia comunicazione a Pensieri e Colori — tu cosa rispenderesti?” 
La risposta di Silvia è stata netta: “Perché quelli di Pensieri e Colori sono bravi”.

 

Naturalmente, la domanda sorge spontanea: cosa significa essere bravi in un’agenzia di comunicazione? Silvia ha voluto chiarirlo subito: “Oltre al talento e alle competenze creative e tecniche, in Pensieri e Colori si percepisce immediatamente che il dialogo con il cliente e la sua soddisfazione sono le priorità dell’agenzia.  Non è detto, infatti, che chi si rivolge a un’agenzia di comunicazione sappia esattamente qual è l’attività di cui ha bisogno per promuoversi. Ecco, voi siete bravissimi nel capire le vere esigenze di chi si rivolge a voi e a proporgli le soluzioni più adatte, quelle giuste per i suoi progetti. Si vede proprio che questo aspetto vi sta a cuore e che l’ascolto e la voglia di svolgere al meglio ogni lavoro sono vostri punti fermi”.

 

…Che dire? Ringraziamo di cuore Silvia Casolla per questa conversazione, ricca di storie e di spunti. Dal momento che l’incontro si è dovuto svolgere via call, aggiungiamo anche che speriamo di vederla presto di persona.

Silvia appena possibile ti aspettiamo qui in agenzia per un caffè! 🙂

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